Manifestazioni storico-rievocative
Orte 31 agosto – 2° Domenica di Settembre
bonifacius pp. IX solemniter celebravit a.d. 1396
LA STORIA
Festa di antica tradizione, solennizzata da Papa Bonifacio IX nel 1396 con la concessione delle stesse indulgenze della Porziuncola di Assisi, si celebrava con grande impegno pubblico codificato negli Statuti comunali. Particolarmente solenne la processione alla quale partecipavano tutte le magistrature cittadine e le sedici corporazioni delle arti. Grande attrazione era esercitata dalle corse dei cavalli all’anello, per le quali gli statuti del 1359 prevedevano un luogo apposito, l’equinum, e la partecipazione di qualunque cittadino ortano. Si svolgevano inoltre tornei di tiro con l’arco e con la balestra, corse
podistiche e regate di barche sul Tevere dette “Ludi Tiberini” o “Le Calate” perché una gran folla dalla città scendeva lungo le rive del fiume per sostenere i suoi campioni. Accompagnava la festa, durante gli otto giorni, una grande fiera di merci in città e di bestiame al di là del fiume detta fiera dei Campanelli, bandita fino a Perugia e Norcia.
LA FESTA OGGI
Gli Ortani di oggi hanno conservato la loro devozione a Sant’Egidio e la città è ripartita come un tempo in sette contrade: San Gregorio, Porcini, Sant’Angelo, San Giovenale, Olivola, San Biagio, San Sebastiano.
Le contrade, dal 31 agosto alla seconda domenica di settembre, tutti gli anni, festeggiano il Santo Patrono. Ogni giorno, una contrada è in festa, con spettacoli, cortei, giochi, musiche antiche. L’ultimo giorno il fervore cresce insieme alla tensione. E’ il giorno del Palio degli Arcieri delle 7 Contrade, che nella piazza centrale, si contendono l’ambito anello d’argento, con
archi di legno, di tipo Medievale.
Uomini e donne delle contrade, vi vanno ad assistere in abiti trecenteschi, formando un lungo corteo che attraversa le vie della città. Rappresentanze più ridotte, partecipano alla Benedizione dei Gonfaloni, in Cattedrale, la sera del 31 agosto e al Giuramento del Podestà.
Nel corso dell’Ottava ogni Contrada apre al pubblico la propria taverna, per proporre piatti della tradizione. Le varie iniziative, per la buona riuscita dell’Ottava di Sant’Egidio sono promosse e coordinate, dell’Ente Ottava Medievale, amministrata da un consiglio dei priori, composto da tre rappresentanti per ciascuna delle parti che compongono l’Ente.